Estratti vegetali

Naturale è fashion

Tra tutti i vari tipi di concia, la “concia al vegetale” è ancora oggi la più classica, tradizionale, riconoscibile, l’unica capace di impartire al cuoio proprietà inconfondibili, la più vicina alla natura, la più rispettosa dell’ambiente, la più idonea a coniugare comodità ed estetica, moda e tradizione, versatilità d’impiego e unicità del prodotto.

Naturale è la sensazione al tatto che gli estratti vegetali conferiscono alle pelli; naturale è il profumo tipico delle pelli prodotte da abili artigiani miscelando i migliori estratti con selezionati oli e ingrassi, naturale è il modo in cui borse, portadocumenti, cinture, stivali sono indossati o utilizzati dai loro proprietari.

Le pelli conciate al vegetale assorbono le tracce del nostro vissuto. Quando sono nuove, sono luminose e con toni caldi. Invecchiano, ma non si rovinano. Sono proprio i cambiamenti e le personalizzazioni che avvengono col tempo e con l’uso a testimoniare la naturalezza del prodotto. Le colorazioni dei tannini conferiscono, col tempo, calde tonalità al pellame, che tendono a riaffiorare in superficie con l’uso, andandosi a personalizzare in modo del tutto unico e irriproducibile, proprio come accade alla nostra pelle. Il prodotto tende a trasformarsi a seconda dell’utilizzo che ne viene fatto, a mostrare la sua parte migliore.

Gli estratti vegetali e la concia

Il termine tannino è stato utilizzato per la prima volta nel 1796 per indicare una sostanza presente negli estratti vegetali capace di formare complessi insolubili con le proteine della pelle animale evitando che l’azione degli enzimi proteolitici potesse compromettere lo stato fisico della pelle. Questo processo negli anni è stato praticato sempre più frequentemente tanto che rappresenta il principio base della concia delle pelli per la produzione del cuoio per suola. Questa sostanza è presente in tutto il regno vegetale, e può essere presente sia nella corteccia che nelle foglie, nel legno o anche nei frutti e nelle radici. Sono i tannini a dare alla pelle conciata quella caratteristica di unicità che la rende così particolare, così immediatamente distinguibile da altri tipi di concia: lo stesso “profumo di cuoio”, ad esempio, è qualcosa di irripetibile, connotativo di una sensazione inconfondibile.

Nell’attuale pratica conciaria si utilizzano estratti tannici liquidi o in polvere. Il più noto e antico è l’estratto di castagno ottenuto dal tronco della pianta omonima. Altrettanto diffuso nella concia al vegetale è l’estratto di quebracho, un albero che cresce prevalentemente in Argentina: dal suo legno si ricava una polvere dal caratteristico colore rosso, che conferisce alle pelli un’inconfondibile tonalità calda e brillante.

Oltre agli estratti di castagno e di quebracho, trovano impiego in ambito conciario i tannini di tara prevalentemente utilizzati nel settore dell'arredamento auto. Gli estratti di gambier sono idonei per articoli fini e pregiati in pieno fiore. L'utilizzo degli estratti di mirabolano infine permette di ottenere un cuoio dal un colore uniforme e morbido.

* Il contenuto in tannini si determina utilizzando il metodo Filtro.