Indagini sperimentali

Le caratteristiche d’eccellenza delle pelli conciate al vegetale

Oltre che per la ricorrente presenza nelle collezioni delle più affermate griffe della moda italiana e per le scelte d’acquisto di un target sempre più ampio di consumatori, gli elevati standard di qualità e le caratteristiche di naturalezza dei prodotti realizzati con pelle conciata al vegetale sono testimoniati da numerose ricerche e indagini qualitative, promosse da istituzioni scientifiche, enti economici, università e anche dalle organizzazioni dei produttori impegnate in prima linea nel diffondere, sul mercato globale, una corretta informazione sull’unicità merceologica ed ecologica delle produzioni che caratterizzano questo inimitabile ambito del Made in Italy.

Particolarmente significative in questo senso sono le risultanze di due recenti indagini, commissionate rispettivamente dal Consorzio Vero Cuoio e dal Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale, realtà che, attive da tempo per la difesa del prodotto italiano e la promozione dei rispettivi marchi di qualità, ben rappresentano nei cinque continenti quel “comprensorio del cuoio e della calzatura” che, dalle colline della Toscana, ha saputo guadagnarsi la palma di indiscusso leader mondiale del settore conciario “al naturale”.

La prima, promossa dal Consorzio Vero Cuoio, ha riguardato un progetto sperimentale per la valutazione delle caratteristiche qualitative del cuoio prodotto nelle quindici aziende associate.
Affidata alla Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti (SSIP), l’indagine ha rapportato i campioni di produzione di ciascuna azienda consorziata ai requisiti analitici previsti dalla norma Uni 10594, rilevando valori superiori, in alcuni casi anche in modo considerevole, ai già elevati standard qualitativi previsti dalla stessa.

In particolare, i test hanno evidenziato come il cuoio conciato al vegetale prodotto dalle aziende consortili presenti “caratteristiche di eccellenza” e si distingua in “alcune proprietà fondamentali per la qualità della calzatura e il benessere del piede: plasmabilità, isotermia, elevato indice di screpolatura, ottimi indici di assorbimento-deassorbimento dell’acqua e durata nel tempo” (Cuoioditoscana.it).

La seconda indagine, orientata a testare il potenziale sensibilizzante della pelle al vegetale, è stata effettuata dalla Società Italiana di Dermatologia Allergologica Professionale e Ambientale (SIDAPA) su incarico del Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale (26 concerie consorziate).
La ricerca ha interessato un campione nazionale composto da 563 pazienti (202 maschi e 361 femmine, di età compresa tra i 6 e i 90 anni, con un’età media di 44 anni), messo a contatto con “vacchetta” e pelli conciate con tannini di castagno, quebracho, tara e mimosa.

Significativo l’esito finale: solamente tre casi di reazioni allergiche alla vacchetta (0,5%), uno per la concia alla tara e quella alla mimosa (0,18%), nessuna reazione nel caso di castagno e quebracho, prodotti di punta tra i tannini vegetali realizzati da Silvateam (Pellealvegetale.it).