Conservazione ambientale

Dalla tutela dei boschi, al trattamento delle acque e all’autosufficienza energetica

Nel rispetto della rigida normativa di cui l’Argentina si è dotata in questo ambito sin dal 1925, il legno che lo stabilimento di La Escondida utilizza per l’attività di estrazione proviene per la quasi totalità da terreni demaniali, dove il quebracho, destinato a questo uso, viene tagliato da raccoglitori locali (peladores) solo in forza di specifici permessi di approvvigionamento (guias). Questi vengono emessi dalla Dirección Provincial de Bosques in quantità non superiore al 20% della superficie boschiva e secondo precise norme che discriminano circa le loro caratteristiche, quali lo stato di salute e l’età delle piante, così da rendere compatibile lo sfruttamento economico di questa specie arborea con la conservazione di un patrimonio boschivo che la stessa Indunor contribuisce a mantenere per mezzo di specifici piani di rimboschimento.

Diametro minimo, provenienza e possesso dell’autorizzazione all’arrivo della materia prima sono poi l’oggetto dei controlli che la stessa Dirección Provincial de Bosques effettua anche all’interno dello stabilimento.

Una quota secondaria della produzione complessiva si attinge dalle piante di mimosa provenienti dai 700 ha di piantagione che, sempre nel rispetto della normativa nazionale, rappresentano l’unica proprietà boschiva diretta che il Gruppo, tramite Indunor, detiene nel Paese.

L’impegno in sostenibilità di Indunor è testimoniato poi dai moderni impianti di cui l’azienda si è dotata per il trattamento delle acque utilizzate per l’estrazione dei tannini.

Per attestarne gli eccellenti standard qualitativi, l’azienda ha avviato le procedure per ottenere la certificazione ambientale UNI EN ISO 14001:2004.

Gli impianti di Indunor sono poi completamente autosufficienti dal punto di vista energetico

Una volta avvenuta l’estrazione del tannino, il legno residuo viene, infatti, utilizzato per alimentare la moderna centrale a biomasse di cui lo stabilimento è dotato, evitando così il ricorso a derivati del petrolio e consentendo un’efficace riduzione delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera.